Forse non è sempre necessario installare FER.
Moderatore: Edilclima
Forse non è sempre necessario installare FER.
Decreto fonti rinnovabili (Allegato 3)
1) comma 7. L’impossibilità tecnica di ottemperare, in tutto o in parte, agli obblighi di integrazione di cui ai
precedenti paragrafi deve essere evidenziata dal progettista nella relazione tecnica (…).
Il progettista lo dichiara.
2) comma 8. Nei casi di cui al comma 7, è fatto obbligo di ottenere un indice di prestazione energetica
complessiva dell’edificio (I) che risulti inferiore rispetto al pertinente indice di prestazione
energetica complessiva reso obbligatorio ai sensi del DLgs 192/2005 nel rispetto della seguente formula (…).
3) Conclusione
Nell’impossibilità di ottemperare alle prescrizioni, potrei, di fatto, isolare meglio l’edificio ed utilizzare impianti con prestazioni energetiche elevate. Caso limite, senza rinnovabili: potrei dimezzare l’indice di prestazione energetica richiesta dal 192 ed essere a posto.
E’ corretto?
1) comma 7. L’impossibilità tecnica di ottemperare, in tutto o in parte, agli obblighi di integrazione di cui ai
precedenti paragrafi deve essere evidenziata dal progettista nella relazione tecnica (…).
Il progettista lo dichiara.
2) comma 8. Nei casi di cui al comma 7, è fatto obbligo di ottenere un indice di prestazione energetica
complessiva dell’edificio (I) che risulti inferiore rispetto al pertinente indice di prestazione
energetica complessiva reso obbligatorio ai sensi del DLgs 192/2005 nel rispetto della seguente formula (…).
3) Conclusione
Nell’impossibilità di ottemperare alle prescrizioni, potrei, di fatto, isolare meglio l’edificio ed utilizzare impianti con prestazioni energetiche elevate. Caso limite, senza rinnovabili: potrei dimezzare l’indice di prestazione energetica richiesta dal 192 ed essere a posto.
E’ corretto?
Re: Forse non è sempre necessario installare FER.
Sempre che sia effettivamente impossibile.
Oggi è diventata una parola scivolosa: Quand'è che è impossibile installare una caldaia a biomassa, per esempio? O un impianto fv anche totalmente integrato? Alcuni casi di impossibilità reale ci sono (la villetta all'ombra di una montagna) ma si tratta di casi estremi.
Un po' più comune il caso di tetto che non basta per tutti nel caso di palazzi multipiano (anche li ci sarebbe da discutere: E' impossibile installare il fv a parete? No, e' solo antieconomico).
In ogni caso il comma 8 e' una soluzione estrema (non è ammesso dire: Faccio l'edificio zeb così le fer non servono)
Oggi è diventata una parola scivolosa: Quand'è che è impossibile installare una caldaia a biomassa, per esempio? O un impianto fv anche totalmente integrato? Alcuni casi di impossibilità reale ci sono (la villetta all'ombra di una montagna) ma si tratta di casi estremi.
Un po' più comune il caso di tetto che non basta per tutti nel caso di palazzi multipiano (anche li ci sarebbe da discutere: E' impossibile installare il fv a parete? No, e' solo antieconomico).
In ogni caso il comma 8 e' una soluzione estrema (non è ammesso dire: Faccio l'edificio zeb così le fer non servono)
Re: Forse non è sempre necessario installare FER.
La solita grana lasciata a noi..
E magari anche dopo a lavori già fatti
Un po come per scarico parete
O contabilizzazione
E magari anche dopo a lavori già fatti
Un po come per scarico parete
O contabilizzazione
Re: Forse non è sempre necessario installare FER.
chi altro dovrebbe occuparsene?girondone ha scritto:La solita grana lasciata a noi..
Re: Forse non è sempre necessario installare FER.
non dico mica quello....
anzi
solo che di solito se si fa la legge10 si fa dopo purtroppo
oppure chiamano per dire ..
"mi serve la dichiaraz di impossibilità tecnica!"
non
si dovrebbe valutare se....
anzi
solo che di solito se si fa la legge10 si fa dopo purtroppo
oppure chiamano per dire ..
"mi serve la dichiaraz di impossibilità tecnica!"
non
si dovrebbe valutare se....
Re: Forse non è sempre necessario installare FER.
Ne abbiamo discusso molto anche in altre occasioni.Esa ha scritto:Decreto fonti rinnovabili (Allegato 3)
1) comma 7. L’impossibilità tecnica di ottemperare, in tutto o in parte, agli obblighi di integrazione di cui ai
precedenti paragrafi deve essere evidenziata dal progettista nella relazione tecnica (…).
Il progettista lo dichiara.
2) comma 8. Nei casi di cui al comma 7, è fatto obbligo di ottenere un indice di prestazione energetica
complessiva dell’edificio (I) che risulti inferiore rispetto al pertinente indice di prestazione
energetica complessiva reso obbligatorio ai sensi del DLgs 192/2005 nel rispetto della seguente formula (…).
3) Conclusione
Nell’impossibilità di ottemperare alle prescrizioni, potrei, di fatto, isolare meglio l’edificio ed utilizzare impianti con prestazioni energetiche elevate. Caso limite, senza rinnovabili: potrei dimezzare l’indice di prestazione energetica richiesta dal 192 ed essere a posto.
E’ corretto?
Per la mia esperienza:
- diverse volte ho applicato questa deroga che comunque è sempre "discutibile", perchè oggettivamente la vera impossibilità tecnica è difficile dimostrarla. Teoricamente dovresti illustrare tutte le possibilità tecnicamente possibili, NON considerando i costi/benefici; è ovvio che senza il controllo della spesa economica, alla fine, una soluzione si potrebbe anche essere. In virtù anche di come si sta muovendo il nuovo Decreto (che dovrebbe considerare anche i costi/benefici), a nostra responsabilità abbiamo utilizzato questa metodologia.
Se hai più FV del minimo di legge, spesso e volentieri non devi nemmeno migliorare la prestazione Epi.
Solo una volta, un tecnico comunale estremamente "puntiglioso" ci ha contestato la metodologia, dicendoci appunto che avremmo dovuto dimostrare che ad esempio un geotermico, oppure un cogeneratore, non avrebbere potuto migliorare la quota FER; bada bene che producevo il 32% rispetto al 35% avendo già quasi il doppio del minimo FV richiesto (che praticamente saturava la copertura). Alla fine ho preferito insistere con la Committenza e progettisti vari nel cercare di trovare un altro "buchino" per implementare ancora un po' il FV.
Re: Forse non è sempre necessario installare FER.
"avendo già quasi il doppio del minimo FV richiesto ".
Ma il FV, come ti abbatte la quota FER? Solo per gli ausiliari ? O anche per la PdC ?
Ma il FV, come ti abbatte la quota FER? Solo per gli ausiliari ? O anche per la PdC ?
Re: Forse non è sempre necessario installare FER.
Ne abbiamo parlato quelle 600-700 volte.Esa ha scritto:"avendo già quasi il doppio del minimo FV richiesto ".
Ma il FV, come ti abbatte la quota FER? Solo per gli ausiliari ? O anche per la PdC ?
Secondo i redattori delle norme del CTI, consulenti di molte swh, il dlgs 28 ha una parola magicamente interpretabile, ovvero "esclusivamente".
Avendo 2 fonti rinnovabili (FV e PDC), l'energia prodotta dal FV è scorporata alla PDC nel limite del suo fabbisogno mensile.
In ER però non è così.
I miei corsi e libri su involucro, termotecnica e VMC https://www.paolosavoia.com/corso-online
Il blog delle curiosità https://www.paolosavoia.com/blog
Linkedin https://www.linkedin.com/in/paolo-savoia-320b1458/
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Re: Forse non è sempre necessario installare FER.
SuperP ha scritto:Ne abbiamo parlato quelle 600-700 volte.
Se non ricordo male le ultime notizie parlavano di chiarimenti in tal senso anche nella bozza del nuovo dpr 59.
Re: Forse non è sempre necessario installare FER.
mat ha scritto:SuperP ha scritto:Ne abbiamo parlato quelle 600-700 volte.
Se non ricordo male le ultime notizie parlavano di chiarimenti in tal senso anche nella bozza del nuovo dpr 59.
sì, nella bozza del nuovo decreto (leggibile qui: http://www.nextville.it/normativa/2573/ ) si chiarisce che l'elettricità prodotta in situ da fonte rinnovabile "copre" i consumi elettrici per la produzione di calore purchè non ad effetto joule (quindi sì per la pdc e per gli ausiliari, no per le resistenze elettriche di integrazione); il riferimento esatto è allegato 1 art. 1.1 lettera d) punto iv).
d'altro canto risulta anche (lettera h) che l'elettricità assorbita da FV ha un fPren=1 (fPtot=1), mentre l'elettricità da rete ha un fPren=0,47 (fPtot=2,42), il che dovrebbe significare che:
1) l'energia prodotta in situ da FV e assorbita dalla pdc ha un doppio effetto: prima ai sensi della lettera h) riduce il fabbisogno su cui si calcola la quota FER perchè ha un fPnren=0, poi soddisfa anche la quota FER vera e propria ai sensi della lettera d)
2) anche chi il FV non ce l'ha, assorbendo elettricità di rete, si porta in casa un grazioso "sconto" sul fabbisogno di energia primaria (0,47/2,42=20% in meno circa), ennesima forzatura volta a spingere il consumo di elettricità
in pratica se ho un edificio che consuma 100 unità di energia, alimentato a gas metano questo risulta consumare 105 unità di energia primaria (cui corrisponde un obbligo FER del 35% pari a 37), mentre alimentato ad elettricità risulta consumarne soltanto 80,6 (obbligo FER 28). con 10 unità di energia prodotte da FV e assorbite in loco, il fabbisogno scende a 90*1,95/2,42=72,5 (obbligo FER pari a 25,5 di cui 10 sono già garantite dal FV stesso).
IMHO si faceva prima a scrivere "i nuovi edifici si alimentano con pdc elettriche", ne avrebbero giovato tutti gli attori.
il decreto comunque cambia praticamente tutto (e dove prima si verificava EPi e eta limite, ora ci sono ben 14 differenti parametri; è la semplificazione, bellezza )
Re: Forse non è sempre necessario installare FER.
"di cui 10 sono già garantite dal FV stesso".
Se poi isolo un po' di più e applico la formula che ho citato, neanche quelli installo
Se poi isolo un po' di più e applico la formula che ho citato, neanche quelli installo
Re: Forse non è sempre necessario installare FER.
Esa ha scritto:Se poi isolo un po' di più e applico la formula che ho citato, neanche quelli installo
allora di che abbiamo parlato finora? la formula si può applicare SOLO se l'installazione è impossibile, cioè mai*.
*quasi mai.
di fatto, la quota % FER termica non è mai impossibile da raggiungere, perchè è sostanzialmente sempre possibile installare una caldaia a biomassa che la copra.
la quota di potenza FER elettrica invece potrebbe essere effettivamente impossibile da realizzare, almeno in parte, in casi particolari di ombreggiamento dell'edificio (ad es. da edifici vicini che mettano in ombra oltre al tetto anche la facciata sud, oppure in caso di tetti piani con numerosi comignoli indispensabili per altre normative), ma sono casi piuttosto rari: il requisito più restrittivo è S/45 kWp, quando per 1 kWp sono sufficienti 8-10 m2 (18-20 su tetto piano)
Re: Forse non è sempre necessario installare FER.
Non mi torna qualcosa.Ronin ha scritto:
in pratica se ho un edificio che consuma 100 unità di energia, alimentato a gas metano questo risulta consumare 105 unità di energia primaria (cui corrisponde un obbligo FER del 35% pari a 37), mentre alimentato ad elettricità risulta consumarne soltanto 80,6 (obbligo FER 28). con 10 unità di energia prodotte da FV e assorbite in loco, il fabbisogno scende a 90*1,95/2,42=72,5 (obbligo FER pari a 25,5 di cui 10 sono già garantite dal FV stesso).
Nel caso di gas metano le 100 unità di energia consumate dall'edificio sono state moltiplicate per il fattore fp,nren (=1,05) per ottenere le unità di energia primaria, mentre nel caso di elettricità le stesse 100 unità consumate dall'edificio sono state moltiplicate per il rapporto fp,nren/fp,tot (=1,95/2,42=0,806).
Come mai questa diversità? dove sbaglio?
- NoNickName
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- Iscritto il: gio giu 17, 2010 12:17
Re: Forse non è sempre necessario installare FER.
Sì, l'hai già scritto 600 o 700 volte.Ronin ha scritto: IMHO si faceva prima a scrivere "i nuovi edifici si alimentano con pdc elettriche", ne avrebbero giovato tutti gli attori.
E prima che lo scriva tu: molto meglio gli assorbitori di calore o ancora di più le condensate ad acqua di acquedotto.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Forse non è sempre necessario installare FER.
ho dovuto farlo per uniformità, partendo cioè dall'idea che "100" rappresentasse la prestazione energetica del sistema edificio-impianto (di modo che "100" assume nel caso gas e nel caso elettrico lo stesso significato).nick52 ha scritto:Nel caso di gas metano le 100 unità di energia consumate dall'edificio sono state moltiplicate per il fattore fp,nren (=1,05) per ottenere le unità di energia primaria, mentre nel caso di elettricità le stesse 100 unità consumate dall'edificio sono state moltiplicate per il rapporto fp,nren/fp,tot (=1,95/2,42=0,806).
Come mai questa diversità? dove sbaglio?
in un caso reale, con l'edificio riscaldato da caldaia a condensazione si trova un fabbisogno di energia sotto forma di metano pari a 100 che poi va moltiplicato per 1,05, mentre con una pompa di calore elettrica con la medesima efficienza energetica della caldaia si trova un fabbisogno di energia elettrica pari a 100/2,42=41 che poi va moltiplicato per 1,95
una delle cose belle del forum è proprio che si possono saltare i thread che ti annoiano o disturbano.NoNickName ha scritto:Sì, l'hai già scritto 600 o 700 volte.
e comunque "meglio" o "peggio" non sono concetti assoluti, dipendono dal contesto. in un albergo, con il gas a 45 €/MWh e l'elettricità in bT a 190, la semplice caldaia a condensazione risulterebbe vincente fino a SCOP=4,2 un valore sostanzialmente irraggiungibile da qualsiasi pdc ad aria (per tacere della differenza sui costi di investimento...): un paese dove conviene installare la caldaia per risparmiare sui costi di esercizio della pompa di calore merita che si denunci l'assurdo almeno 1000 volte