Pavimento a 30°C: è caldo o freddo?
Moderatore: Edilclima
Pavimento a 30°C: è caldo o freddo?
Un cliente mi ha chiesto: "Perché il pavimento di casa mia (a 30°C), lo sento caldo in inverno (pannelli a pavimento in funzione) e fresco in estate (pannelli a pavimento spenti)?"
Non ho saputo che rispondere ...
Qualcuno può aiutarmi?
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Re: Pavimento a 30°C: è caldo o freddo?
Perché la temperatura cutanea del corpo (specialmente nelle mani e nei piedi) può essere tranquillamente meno di 30°.
Così come può essere più di 37° per esempio quando si fa attività fisica o sono uno scaldino.
Non si deve pensare che si sia a 37° (temperatura centrale o rettale, ovvero quella che verifica l'Agenzia delle Entrate nei controlli) in tutte le parti del corpo.
Se invece dei piedi, sul pavimento a 30°, si posassero i co... si avrebbe una sensazione di freddo.
Così come può essere più di 37° per esempio quando si fa attività fisica o sono uno scaldino.
Non si deve pensare che si sia a 37° (temperatura centrale o rettale, ovvero quella che verifica l'Agenzia delle Entrate nei controlli) in tutte le parti del corpo.
Se invece dei piedi, sul pavimento a 30°, si posassero i co... si avrebbe una sensazione di freddo.
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Re: Pavimento a 30°C: è caldo o freddo?
Io avrei risposto: sarebbe peggio se fosse caldo d'estate e freddo d'inverno.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Pavimento a 30°C: è caldo o freddo?
caldo e freddo sono sensazioni che il corpo umano genera in base ai flussi termici, in modo da inviare al cervello segnali per opporsi ai medesimi (visto che evidentemente il comfort si raggiunge quando si è in equilibrio e flussi termici non ce ne sono, o comunque sono minimizzati).
in inverno il pavimento è percepito come caldo perchè giustamente come dice brett le estremità del corpo sono più fredde della T media, ma soprattutto non c'è solo la trasmissione per conduzione (dovuta al contatto, quale che sia la parte del corpo ), ma anche e soprattutto l'irraggiamento della superficie e in misura minore la convezione: la percezione del pavimento caldo si ha soprattutto per differenza con la temperatura dell'aria con cui il resto del corpo è costantemente a contatto, che poi è il modo in cui il pannello radiante funziona e risparmia (appunto irraggiando, invece di riscaldare per convezione; con il corpo che segnala al cervello "tutto bene, siamo in equilibrio").
viceversa in estate temperature anche di poco più basse generano una sensazione di freddo perchè l'aria è molto più calda, e non essendoci più l'effetto irraggiamento il flusso termico si inverte, poichè la capacità termica e trasmittanza delle piastrelle di cui è fatto il pavimento sono elevate; quindi il corpo segnala al cervello "guarda che qua non ce la facciamo a riscaldarlo, bisogna che interponi qualcosa".
non a caso se il pavimento è in legno (materiale la cui temperatura in estate è evidentemente la stessa, ma la capacità e trasmittanza termica molto inferiori) l'effetto freddo è molto attenuato, come noto.
in inverno il pavimento è percepito come caldo perchè giustamente come dice brett le estremità del corpo sono più fredde della T media, ma soprattutto non c'è solo la trasmissione per conduzione (dovuta al contatto, quale che sia la parte del corpo ), ma anche e soprattutto l'irraggiamento della superficie e in misura minore la convezione: la percezione del pavimento caldo si ha soprattutto per differenza con la temperatura dell'aria con cui il resto del corpo è costantemente a contatto, che poi è il modo in cui il pannello radiante funziona e risparmia (appunto irraggiando, invece di riscaldare per convezione; con il corpo che segnala al cervello "tutto bene, siamo in equilibrio").
viceversa in estate temperature anche di poco più basse generano una sensazione di freddo perchè l'aria è molto più calda, e non essendoci più l'effetto irraggiamento il flusso termico si inverte, poichè la capacità termica e trasmittanza delle piastrelle di cui è fatto il pavimento sono elevate; quindi il corpo segnala al cervello "guarda che qua non ce la facciamo a riscaldarlo, bisogna che interponi qualcosa".
non a caso se il pavimento è in legno (materiale la cui temperatura in estate è evidentemente la stessa, ma la capacità e trasmittanza termica molto inferiori) l'effetto freddo è molto attenuato, come noto.
Re: Pavimento a 30°C: è caldo o freddo?
Quindi, se non ho capito male, la temperatura superficiale del corpo umano tende ad abbassarsi (inverno) o alzarsi (estate) per fronteggiare le diverse condizioni climatiche. In inverno sento il pavimento caldo perché la mia T superficiale è più bassa. In estate sento fresco perché la mia T superficiale è più alta.
Ma la differenza tra la sensazione differente che ho se sono su una superficie marmorea o su una superficie di legno, dipende forse dalla diversa massa? O da altro?
Comunque, il cliente è già soddisfatto dalla risposta (grazie, Ronin e a_brettyou).
Ma la differenza tra la sensazione differente che ho se sono su una superficie marmorea o su una superficie di legno, dipende forse dalla diversa massa? O da altro?
Comunque, il cliente è già soddisfatto dalla risposta (grazie, Ronin e a_brettyou).
Re: Pavimento a 30°C: è caldo o freddo?
la "regolazione automatica" del corpo umano è anche in grado di aumentare/diminuire la circolazione sanguigna, per far sì che le estremità siano più o meno calde a seconda delle necessità (se non riesce a raffreddare a sufficienza, poi, interviene col sudore, che è raffrescamento evaporativo: per inciso, è proprio a causa della differente circolazione e traspirazione che i piedi di tua moglie sembrano avere la temperatura di un cadavere...).
per approfondimenti su come il pannello radiante influenza la sensazione di benessere basta cercare "temperatura media operante" in google
principalmente dalla trasmittanza (o meglio dalla sua componente conduttiva) e in misura minore dalla capacità termica del materiale (peraltro in quasi tutti i casi in cui la prima è alta, è alta anche la seconda, visto che entrambe sono legate in qualche modo alla densità, dipendendo dalla presenza di aria all'interno del materiale stesso).
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Re: Pavimento a 30°C: è caldo o freddo?
Ed è anche il motivo per il quale si può camminare sui tizzoni ardenti, ma non su una lastra di acciaio, posta alla stessa temperatura, senza perdere l'uso dei piedi.
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”
Re: Pavimento a 30°C: è caldo o freddo?
Va bene, dico la mia. Ma il tema è assai complesso.Esa ha scritto: ↑lun nov 11, 2019 21:29 ... In inverno sento il pavimento caldo perché la mia T superficiale è più bassa. In estate sento fresco perché la mia T superficiale è più alta.
Ma la differenza tra la sensazione differente che ho se sono su una superficie marmorea o su una superficie di legno, dipende forse dalla diversa massa? O da altro? ...
Il pavimento d'inverno è a 29-32°C, mentre d'estate il pavimento sarà intorno ai 23-25°C se non meno (dipende da quanto disperde). Ma a che temperatura superficiale sono i piedi e gli strati interni del corpo? Il dato è estremamente variabile, con la temperatura interna che potrebbe essere più elevata anche d'inverno. Ma qui si innesta il discorso fatto da Ronin: normalmente in estate il metabolismo interno produce calore che il corpo cerca (a volte con difficoltà) di smaltire, mentre d'inverno il calore interno è insufficiente a mantenere l'equilibrio, con riduzione del flusso sanguigno e del trasporto di calore a partire dalle estremità del corpo (non a caso "gelano" prima in casi estremi). Ma ancora non basta.
Il pavimento radiante, che per inciso irradia solo circa il 50% del calore, in legno è molto confortevole in quanto non trasferisce il calore in modo troppo veloce. E trasferisce calore d'inverno in quanto i piedi potrebbero essere a temperatura più bassa per quanto detto prima. D'estate, a temperatura superficiale bassa, e con la circolazione che cerca di portare il calore metabolico verso l'esterno in tutti i modi, avrai sensazione di fresco. Sensazione legata alla velocità di trasferimento sulla superficie di contatto.
Il marmo, sempre quando a temperatura più bassa di quella superficiale, ti ruba poi calore molto più velocemente del legno, a parità di temperatura superficiale. E ti sembrerà che sia più freddo. Il parametro che rappresenta meglio questa differenza di sensazione è la effusività termica, il mix di conduttività, calore specifico e densità che rappresenta la velocità con cui un materiale scambia calore.
Analogamente per l'esempio di NNN, o anche più facile da sperimentare la differenza di sensazione che proverai toccando un radiatore in alluminio e uno in ghisa a 70°C. Il primo ti passa il calore molto più velocemente e ti fa aumentare la temperatura superficiale sino a valori fastidiosi.
Re: Pavimento a 30°C: è caldo o freddo?
che viene riassunta nel parametro Diffusività termica = lambda / rho * cpNoNickName ha scritto: ↑mar nov 12, 2019 09:15Ed è anche il motivo per il quale si può camminare sui tizzoni ardenti, ma non su una lastra di acciaio, posta alla stessa temperatura, senza perdere l'uso dei piedi.
..parametro ben noto ai muratori che il mattino del 7 gennaio preferiscono movimentare i pacchi di polistirene piuttosto che i tondini d'armatura
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Re: Pavimento a 30°C: è caldo o freddo?
Non credo che sia per quel motivo... penso che riguardi più la massa...
"Discutere con certe persone è come giocare a scacchi con un piccione. Puoi essere anche il campione del mondo ma il piccione farà cadere tutti i pezzi, cagherà sulla scacchiera e poi se ne andrà camminando impettito come se avesse vinto lui.”