Buongiorno a tutti,
Devo progettare un impianto termico per un condominio formata da 3 U.I.
Io solitamente per dimensionare la rete di distribuzione uso il metodo delle perdite di carico costanti, quindi definisco la perdite di carico unitarie ad un valore compreso tra 20 e 25 mmH2O/m, e poi mi calcolo il diametro e la di conseguenza la velocità.
Il problema è che quando vado a dimensionare l'impianto radiante(diametro tubi, velocità e perdite di carico al collettore) con carichi termici intorno ai 300/400 W( l'edificio è molto isolato essendo una demo ricostruzione) ho delle portate intorno ai 50/60 [kg/h] ed usando un classico tipo PE 16x2 ho delle velocità bassissime dai 0,10 ai 0,17 [m/s] e delle perdite carico al collettore molto ai di sotto dei 1500 mm al collettore. Se invece utilizzo tubi con diametri minori ho delle velocità accettabili ma delle perdite di carico oltre al limite.
Tralasciando l'approccio forse un po troppo scientifico, qualcuno mi può dare una mano?
Grazie
progettazione distribuzione e impianto radiante
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Re: progettazione distribuzione e impianto radiante
Che problemi ti creano le basse velocità e le basse perdite di carico?
Problemi di scambio?
Problemi di scambio?
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Re: progettazione distribuzione e impianto radiante
A basse velocità potrei avere il problema di trascinamento dell'aria ed inoltre posso rischiare di andare anche al di sotto della velocità critica avendo un moto laminare e quindi degli scambi termici molto poco performanti.
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Re: progettazione distribuzione e impianto radiante
Potresti avere il problema del NON trascinamento dell'aria.
Nei tubi il moto è sempre laminare, al più hai il problema della stratificazione concentrica. Ma nel tuo caso il problema dello scambio non esiste, dato che il carico termico è minimo.
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Re: progettazione distribuzione e impianto radiante
Questa mi è nuova. Considerando i diametri tipici del piccolo residenziale (Di = 14-33 mm), con portate che portano a perdite di carico di circa 10 dPa/m, mi ritrovo numeri di Reynold che vanno dai 5000 a 20000. Quindi, direi che siamo in regime turbolento a pieno titolo.NoNickName ha scritto: ↑sab dic 30, 2023 12:30 Nei tubi il moto è sempre laminare, al più hai il problema della stratificazione concentrica.
Resta inteso che sono d'accordo con te, in risposta all'autore della discussione, di non farsi troppi problemi vista l'esiguità dei carichi termici in gioco. E tra l'altro, col tipico tubo in PE-X da 17 (Di=13 mm), utilizzando le solite formule delle perdite di carico già con una portata di 53 l/h si possono applicare le formule del moto turbolento (a rigore siamo in regime transitorio)
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Re: progettazione distribuzione e impianto radiante
Attenzione, bisogna fare una distinzione tra tubi per il trasporto e tubi annegati per il riscaldamento.Mimmo_510859D ha scritto: ↑sab dic 30, 2023 13:20 mi ritrovo numeri di Reynold che vanno dai 5000 a 20000. Quindi, direi che siamo in regime turbolento a pieno titolo.
Nei primi il moto è laminare, nei secondi sarebbe meglio avere una piccola turbolenza, ma attenzione al rumore.
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