BUONASERA, NON SONO UN TECNICO, DEVO FAR RISTRUTTURARE UN IMMOBILE TRASFORMANDOLO IN UN PICCOLO ALBERGO.
VOLEVO CHIEDERE SE PUR AVENDO TUTTI I LOCALI (CAMERE E SALE) CON RAPPORTO AEROILLUMINANTE VERIFICATO SONO TENUTO A FAR METTERE UN IMPIANTO UTA PER IL TRATTAMENTO DELL'ARIA TENENDO CONTO CHE HO ALCUNI BAGNI CON L'IMPIANTO DI ESTRAZIONE PERCHE' PRIVI DI FINESTRE. L'IMPIANTO DI RISCALDAMENTO SARA' FAN COIL. GRAZIE
obbligo di UTA in ambiente aeroilluminante verificato?
Moderatore: Edilclima
Re: obbligo di UTA in ambiente aeroilluminante verificato?
secondo me si. in quanto nei locali a civile abitazione è prescritto un ricambio minimo di 0,5 vol/h, mentre per tutte le altre attività dovrebbe essere seguita la UNI 10339. da qui la necessità di una UTA almeno per l'aria primaria.
Re: obbligo di UTA in ambiente aeroilluminante verificato?
Se verifichi i rapporti aeroilluminanti, la Asl non ti obbliga all'installazione degli impianti di ventilazione. Per i bagni ciechi è sufficiente l'installazione di un impianto di estrazione. La UNI 10339 è la regola dell'arte per gli impianti di climatizzazione ma non regolamenta l'obbligo di installazione. Se fosse cosi tutti gli alberghi avrebbero l'aria primaria!!!! Ciao
Re: obbligo di UTA in ambiente aeroilluminante verificato?
in alcuni casi se non sbaglio alcune Asl richiedono rapporto aaeroilluminante 1/8 della superficie calpestabile
Re: obbligo di UTA in ambiente aeroilluminante verificato?
La 10339 specifica anche le modalità di una eventuale immissione di aria a mezzo di aperture naturali, Infissi ect..
da ciò è possibile dimostrare che i ricambi d'aria obbligatori per l'attività in questione è possibile ottenerli mediante l'apertura degli infissi, garantendo principalmente il ricambio e soprattutto la velocità di movimentazione dell'aria (parametro obbligatorio).
Questo interpretazione è già stata da me utilizzata e accettata dall'Asl n. 9 di competenza nel mio territorio per 2 attività.
Ovviamente sorvolo sul fatto che i parametri di ventilazione intesi dall'Asl e quelli obbligatori per la Uni non coincidessero, ma questa è un'altra storia.
spero di essere stato utile, Alessandro.
da ciò è possibile dimostrare che i ricambi d'aria obbligatori per l'attività in questione è possibile ottenerli mediante l'apertura degli infissi, garantendo principalmente il ricambio e soprattutto la velocità di movimentazione dell'aria (parametro obbligatorio).
Questo interpretazione è già stata da me utilizzata e accettata dall'Asl n. 9 di competenza nel mio territorio per 2 attività.
Ovviamente sorvolo sul fatto che i parametri di ventilazione intesi dall'Asl e quelli obbligatori per la Uni non coincidessero, ma questa è un'altra storia.
spero di essere stato utile, Alessandro.
Re: obbligo di UTA in ambiente aeroilluminante verificato?
Ciao apstudio, mi puoi dire dove hai trovato queste indicazioni nella 10339, l'ho letta (forse male) e non ho trovato nulla....
Re: obbligo di UTA in ambiente aeroilluminante verificato?
Grazie ragazzi!
Oggi pomeriggio sono andato all'asl e mi hanno confermato ciò che mi avete scritto... "se i rapporti aroilluminanti sono verificati, non necessita di impianto UTA e per quanto riguarda i wc senza aperture, è necessario l'impianto di estrazione dell'aria viziata senza ripristinarne di nuova.Per i magazzini di deposito senza aperture non è necessario un impianto di estrazione in quanto non sono locali dove vi è una permanenza di persone".... Di nuovo grazie ciao!
Oggi pomeriggio sono andato all'asl e mi hanno confermato ciò che mi avete scritto... "se i rapporti aroilluminanti sono verificati, non necessita di impianto UTA e per quanto riguarda i wc senza aperture, è necessario l'impianto di estrazione dell'aria viziata senza ripristinarne di nuova.Per i magazzini di deposito senza aperture non è necessario un impianto di estrazione in quanto non sono locali dove vi è una permanenza di persone".... Di nuovo grazie ciao!
Re: obbligo di UTA in ambiente aeroilluminante verificato?
@matteo75
Buongiorno, molto probabilmente sono io ad averla letta male ed ho proseguito anche spiegandomi male, cerco di fare chiarezza.
La norma indica quali caratteristiche gli impianti debbono avere, ed io avevo comunque degli impianti meccanici di immissione aria (uta).
la norma indica il numero dei ricambi per attività e al prospetto X appendice c, la velocità di immissione in condizioni di benessere.
A questo punto io ho dimostrato che i ricambi d'aria necessari mancanti alla mia UTA li ottenevo a mezzo delle aperture di ventilazione naturale (infissi).
Ovviamente il mio ragionamento mi porta a dedurre che nessuno mi obbligava ad ottenerli meccanicamente, trovando conferma dai tecnici Asl e che è possibile dimostrare la ventilazione anche senza l'ausilio di impianti meccanici di ventilazione.
Nella speranza di essere riuscito a fare chiarezza e nella consapevolezza che l'argomento possa suscitare ulteriori dubbi, porgo i miei saluti e rimango disponibile ad ogni domanda Alessandro
Buongiorno, molto probabilmente sono io ad averla letta male ed ho proseguito anche spiegandomi male, cerco di fare chiarezza.
La norma indica quali caratteristiche gli impianti debbono avere, ed io avevo comunque degli impianti meccanici di immissione aria (uta).
la norma indica il numero dei ricambi per attività e al prospetto X appendice c, la velocità di immissione in condizioni di benessere.
A questo punto io ho dimostrato che i ricambi d'aria necessari mancanti alla mia UTA li ottenevo a mezzo delle aperture di ventilazione naturale (infissi).
Ovviamente il mio ragionamento mi porta a dedurre che nessuno mi obbligava ad ottenerli meccanicamente, trovando conferma dai tecnici Asl e che è possibile dimostrare la ventilazione anche senza l'ausilio di impianti meccanici di ventilazione.
Nella speranza di essere riuscito a fare chiarezza e nella consapevolezza che l'argomento possa suscitare ulteriori dubbi, porgo i miei saluti e rimango disponibile ad ogni domanda Alessandro