GESTIONE SOTTOSTAZIONE DI TELERISCALDAMENTO

Normativa Termotecnica, Impianti di riscaldamento, Legge 10/91, DLgs 192/05, ecc.

Moderatore: Edilclima

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marc
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Iscritto il: mer mag 06, 2009 14:01

GESTIONE SOTTOSTAZIONE DI TELERISCALDAMENTO

Messaggio da marc »

Ciao a tutti, vi porgo un quesito:
la sottostazione di un impianto di teleriscaldamento (composta dallo scambiatore, qualche pompa e un accumulo di ACS... serve una settantina di appartamenti) per essere gestita (manutenzione, ecc) necessita di requisiti particolari ?
Si parla anche in questo caso di "terzo responsabile" oppure non essendo una vera e propria centrale termica (non c'è gas e generatore) si esula da tutta la burocrazia che detta il dpr 412/93 e seguenti ?
Chi ne prende in carico la manutenzione, oltre ad essere ovviamente specializzato e avere i requisiti come 37/08, deve anche essere in possesso della certificazione ISO (come per le centrali che superano i 350 KW) se la sottostazione ha una potenzialità (si può parlare di potenzialità di una sottostazione ?) attorno ai 700 KW?

In sostanza volevo sapere se una ditta che regolarmente fa "terzo responsabile" e manutenzione per centrali termiche sotto i 350 KW è autorizzata a gestire una tale sottostazione.
Una sottostazione del genere è da considerarsi "impianto termico" e quindi la presa in carico deve essere "denunciata" all'ente locale per i controlli ?

Spero di non aver fatto troppo casino :-)

Grazie mille !
MAX76
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Re: GESTIONE SOTTOSTAZIONE DI TELERISCALDAMENTO

Messaggio da MAX76 »

Allora, il primario, lo scambiatore e tutto il secondario (VE e VS) sino alle valvole di intercettazione lato utenze è di proprietà e competenza dell'ente erogatore del TLR (soprattutto per un discorso di pratiche ISPESL), mentre il resto si configura come impianto condominiale ma non c'è generatore.

La parte di gestione e "terzo responsabile" come definito dal 412/93 risulta pertanto a carico dell'ente erogatore dell'energia nel complesso della rete di TLR.

Il caso esposto è quello che applica per esempio ENIA a PC, PR e RE; ovvero all'atto della convenzione e poi dell'effettiva apertura delle utenze si hanno indicazioni sulle dimensioni del locale, sugli accessi, sulle caratteristiche minime di dotazione impiantistica e di spazi di rispetto ed sulla richiesta di valutazione del contenuto dei secondari e delle eventuali pressioni di taratura di valvole di sicurezza secondarie, geodetica, dislivelli, ecc ... ma poi tutto è in mano all'erogatore.
marc
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Re: GESTIONE SOTTOSTAZIONE DI TELERISCALDAMENTO

Messaggio da marc »

Sei certo sia così ovunque ?

Io ti parlo da Bologna... ci hanno (il condominio) chiesto di fare l'offerta per sostituire gli attuali "gestori" della loro sottostazione. Coloro che gestiscono adesso sono un'azienda che ha come principale attività la gestione delle centrali termiche quindi non ha nulla a che fare con l'ente erogatore.

??????

Grazie
MAX76
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Re: GESTIONE SOTTOSTAZIONE DI TELERISCALDAMENTO

Messaggio da MAX76 »

Allora per ENIA ne sono certissimo.

Per HERA mi sembra strano che non funzioni nello stesso modo; infatti il punto focale è proprio il discorso ISPESL.

Il TLR, che sia da spillamento di centrale elettrica o da cogeneratore o altro non cambia, si configura come la rete primaria di un generatore, per cui il contenuto e gli scambiatori sono vincolanti per la pratica ISPESL e per non aver problemi, a meno di situazioni strane, la proprietà di tali elementi è del gestore di rete che risulta così l'unico intestatario della pratica ISPESL oltre a svolgere in tal modo la funzione di terzo responsabile e di servizio energia come definito alle varie lettere dell'art. 1 DPR 412/93.

Non vorrei che questi qui siano non terzi responsabili effetti ma solo i manutentori dei secondari del condominio, così la cosa potrebbe avere un senso.
marc
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Re: GESTIONE SOTTOSTAZIONE DI TELERISCALDAMENTO

Messaggio da marc »

In effetti è proprio quello che ho pensato pure io... che questi facciano manutenzione del secondario del condominio.

La cosa che mi ha però fatto pensare deriva dalle parole dell'amministratore che ci ha interpellato per l'offerta... dice che gli attuali manutentori non sono ben visti dal condominio perchè hanno fatto un pò di malefatte "nella pulizia dello scambiatore" !!!
Forse ci sarà un secondo scambiatore per produrre ACS sul loro secondario ?

A giorni vado a visionare la sottostazione così avrò le cose più chiare !!!

Grazie mille per ora, bye bye
MAX76
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Re: GESTIONE SOTTOSTAZIONE DI TELERISCALDAMENTO

Messaggio da MAX76 »

Non credo possibile che ci sia uno scambiatore a valle di quello di riscaldamento ma solitamente è in parallelo per non avere problemi di linea in estate in cui serve sempre l'ACS ma non il riscaldamento (il primario andrebbe in crisi, servirebbero delle doppie valvole in parallelo per ogni scambiatore, insomma un gran casino).

Non vorrei che abbiano fatto un lavaggio del secondario ed abbiano messo del prodotto in rete che abbia danneggiato le guarnizioni o i canali di scambio dello scambiatore, ma mi pare difficile, magari hanno sbagliato e non hanno flussato il circuito dopo un intervento creando "problemini" a tutto il condominio...
marc
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Re: GESTIONE SOTTOSTAZIONE DI TELERISCALDAMENTO

Messaggio da marc »

Ciao, oggi ho visionato la sottostazione.

In effetti Hera arriva con la sua rete ed ha due scambiatori (ACS e Risc.) suoi... fino a lì sono loro responsabili.

Dopo ci sono i secondari con i vari gruppi pompa, gli accumuli, il trattamento acqua ed altri due scambiatori di "proprietà" del condominio...

Ora, appurato che fino alle intercettazioni a valle degli scabiatori fra primari e secondari è responsabile il gestore di rete, ritorno alla mia domanda iniziale: per i secondari è necessario un "terzo responsabile" ? Oppure basta che ci sia un contratto di "conduzione e manutenzione" ?
Nel caso riteniate sia necessario un "terzo responsabile" (che non è mai obbligatorio sia un terzo ma può essere anche l'amministratore di condominio... ma in questo caso occorre stabilire il responsabile è necessario, ovvero se un secondario a valle di un TLR è considerato "impianto termico" soggetto a "responsabile" come da 412/93 e seguenti) secondo voi bisogna anche qua valutare la potenzialità di progetto dei due scambiatori e quindi in funzione di questa valutare se il "terzo responsabile" necessita di certificazione ISO di qualità (>350 KW) ?

Ho sentito l'Ufficio Impianti Termici del Comune e mi ha detto che secondo loro non occorre nessun requisito di qualità... ma non mi sembravano moloto certi della risposta... non so neppure se abbiano capito bene il caso !
Spero di non aver fatto troppo "casino" !

Grazie mille a tutti.
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