x un pugni di euro
Moderatore: Edilclima
x un pugni di euro
Sono incavolato e schifato.
Oggi ho visto 1 sito in cui si pubblicizzano ace a 149 € x residenziali fino a 110 m2.(Piemonte)
capisco che e' giovane ma non concepisco laurearsi per poi dare via il c. x cosi a poco.
quasi gli subappalto il lavoro
Oggi ho visto 1 sito in cui si pubblicizzano ace a 149 € x residenziali fino a 110 m2.(Piemonte)
capisco che e' giovane ma non concepisco laurearsi per poi dare via il c. x cosi a poco.
quasi gli subappalto il lavoro
- studioingtezza
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Re: x un pugni di euro
Concordo appieno la tua opinione. La libera concorrenza è ovviamente il "motore" della nostra attività: spinge ogni professionista a migliorarsi per cercare di emergere ed offrire ai clienti un servizio professionalmente adeguato...allo stesso modo, ritengo essenziale il confronto tra noi professionisti (questo forum ne è la testimonianza) per condividere le esperienze. A volte però occorrerebbe ricordarsi un paio di cose: che, anche se spesso nessuno ci fa caso, siamo legati da un codice deontologico, nel rispetto dei propri ruoli e mirato al decoro della nostra professione. Prostituirsi a certe cifre, solo con lo scopo di sbaragliare la concorrenza, è lesivo nei confronti di tutti: di noi professionisti, dei nostri Ordini, del cliente.
Ing. Denis Tezza
Re: x un pugni di euro
Vorrei correggere il tiro.
Il problema è che dovunque (scrivo dall'emilia); si è preferito abilitare a questo mestiere con grande facilità.
Mancano i controlli per cui chi opera per adesso lo fa in uno stato di immunità.
Il risultato è che chi fa la certificazione peggiore vince.
Vince chi approssima di più, vince chi arrotonda normative, chi tira via sul il rilievo pur di fare in fretta.
150 € non sono poche se ricevo una piantina via fax, e poi assegno tutti i dati a mio piacere in base ad analogie con tipologie costruttive che più o meno conosco. Un Sw automatizza il resto del lavoro. Così faccio due/tre certificazioni al giorno (e magari compro l'auto nuova).
Il meccanismo dell'associazione certificato - prezzo dell'immobile non si è ancora innescato.
Chi è bravo evita questo mestiere, per cui rimangono i peggiori.
Un serio controllo di qualità dell'operato ed una sensibilizzazione delle persone non addette ai lavori sono il vero punto.
Mi sono trovato per le mani un certificato di un appartamento che ho valutato ad occhio 120-150Kwh (penso di non aver sbagliato di molto visto che lo storico sui consumi mi da ragione) con riportato un bel 315: un errore di oltre il 100%.
Come suggerimenti migliorativi è stato proposta una coibentazione verso i vicini. Illegale il metodo di rilevo.
Lui ha fatto il certificato e ha guadagnato, io no.
Come riflessione: la certificazione per che cosa era nata? Per ridurre le emissioni inquinanti? Per migliorare la bilancia commerciale? Per permettere facili arricchimenti di chi non ha scrupoli? Per giocare al lotto con i KWh?
Se non ci sono correttivi dall'alto penso che noi esecutori possiamo fare poco.
Il problema è che dovunque (scrivo dall'emilia); si è preferito abilitare a questo mestiere con grande facilità.
Mancano i controlli per cui chi opera per adesso lo fa in uno stato di immunità.
Il risultato è che chi fa la certificazione peggiore vince.
Vince chi approssima di più, vince chi arrotonda normative, chi tira via sul il rilievo pur di fare in fretta.
150 € non sono poche se ricevo una piantina via fax, e poi assegno tutti i dati a mio piacere in base ad analogie con tipologie costruttive che più o meno conosco. Un Sw automatizza il resto del lavoro. Così faccio due/tre certificazioni al giorno (e magari compro l'auto nuova).
Il meccanismo dell'associazione certificato - prezzo dell'immobile non si è ancora innescato.
Chi è bravo evita questo mestiere, per cui rimangono i peggiori.
Un serio controllo di qualità dell'operato ed una sensibilizzazione delle persone non addette ai lavori sono il vero punto.
Mi sono trovato per le mani un certificato di un appartamento che ho valutato ad occhio 120-150Kwh (penso di non aver sbagliato di molto visto che lo storico sui consumi mi da ragione) con riportato un bel 315: un errore di oltre il 100%.
Come suggerimenti migliorativi è stato proposta una coibentazione verso i vicini. Illegale il metodo di rilevo.
Lui ha fatto il certificato e ha guadagnato, io no.
Come riflessione: la certificazione per che cosa era nata? Per ridurre le emissioni inquinanti? Per migliorare la bilancia commerciale? Per permettere facili arricchimenti di chi non ha scrupoli? Per giocare al lotto con i KWh?
Se non ci sono correttivi dall'alto penso che noi esecutori possiamo fare poco.
Re: x un pugni di euro
Come fai a controllare tutti? A sorteggio la probabilità di beccare chi sbaglia con dolo è pochissima.Aiace ha scritto:VUn serio controllo di qualità dell'operato ed una sensibilizzazione delle persone non addette ai lavori sono il vero punto.
Diciamo che con la crisi dell'edilizia i concomitanza con l'incremento normativo in materia di energia (FV, 55%, Certificazione bla bla) molti professionisti in altre discipline si sono buttati, volenti o meno in un settore che non gli competeva ne apparteneva. Alcuni l'hanno fatto imparando, studiando, applicandosi. Altri no. Se poi ci mettiamo tutti i neolaureati, che magari hanno un lavoretto precario in uno studio di progettazione, portarsi a casa anche 1 pratica a settimana tra ace e 55% fa gola.
Non mi metto a giudicare.. per entrare nel mercato anche io ho fatto preventivi e lavori a poco... Solo che non mi mettevo, come vedo ora sui vari forum, a fare lavori di cui non sapevo niente. Si leggono domande e richieste di chiarimento da rimanere allibiti. Come se io mi mettessi a fare il catasto.
I miei corsi e libri su involucro, termotecnica e VMC https://www.paolosavoia.com/corso-online
Il blog delle curiosità https://www.paolosavoia.com/blog
Linkedin https://www.linkedin.com/in/paolo-savoia-320b1458/
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Re: x un pugni di euro
E mettiamoci a fare il catasto, troviamo un ragazzino che lo sa fare e noi firmiamo le pratiche.SuperP ha scritto:Come se io mi mettessi a fare il catasto.
Perche' tutti quelli che fanno il catasto adesso non fanno le certificazioni?
Riescono a capire la differenza tra una caldaia e una lavatrice solo se quest'ultima e' in moto.
Re: x un pugni di euro
No, perchè io di catasto non ci capisco niente...tagio ha scritto:Perche' tutti quelli che fanno il catasto adesso non fanno le certificazioni?
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Re: x un pugni di euro
Diciamo la verità, il catasto energetico è visto come una presa in giro sia dalla gente comune che da noi tecnici. Quindi ci si svende tanto è un certificato che ritengono che conti poco.
In Lombardia sono ormai 3 anni che lottiamo con questi venditori di certificati senza averne tratto un significativo giovamento.
Statisticamente parlando ci sono nel mucchio sempre chi non guarda alle regole, quindi piu' siamo piu' ce ne sono, inoltre ci si è messa anche la regione ad abilitare dopo un corso ridicolo! Ormai non si torna piu' indietro, io comunque procedo nei miei lavori con i miei prezzi, se vogliono è così altrimenti è sempre così.
In Lombardia sono ormai 3 anni che lottiamo con questi venditori di certificati senza averne tratto un significativo giovamento.
Statisticamente parlando ci sono nel mucchio sempre chi non guarda alle regole, quindi piu' siamo piu' ce ne sono, inoltre ci si è messa anche la regione ad abilitare dopo un corso ridicolo! Ormai non si torna piu' indietro, io comunque procedo nei miei lavori con i miei prezzi, se vogliono è così altrimenti è sempre così.
Re: x un pugni di euro
Come fai a controllare tutti? A sorteggio la probabilità di beccare chi sbaglia con dolo è pochissima.SuperP ha scritto:Aiace ha scritto:VUn serio controllo di qualità dell'operato ed una sensibilizzazione delle persone non addette ai lavori sono il vero punto.
Dammi un parere.
Il certificato viene commissionato dal venditore; il certificatore si prende la responsabilità di quello che scrive.
L'acquirente (o l'affittuario) si becca quello che viene.
Se il venditore ha voluto spendere poco e ha preso il primo scalzacani che passava ci rimette l'acquirente. Fin qui ci siamo.
Il compratore che tutela ha? fa causa? chiama un avvocato? Non lo farà mai.
Perché non fare controlli casuali a partire da segnalazioni da parte di chi ha ricevuto certificati balordi?
Personalmente mi sono capitati sotto mano dei certificati demenziali (coibentazione verso i vicini) o comunque con dei vizi di procedura importanti.
Re: x un pugni di euro
No invece. se tu paghi poco una prestazione, allora sei corresponsabile. Pareri legali e sentenze varie hanno questo (giusto) indirizzo.Aiace ha scritto:Se il venditore ha voluto spendere poco e ha preso il primo scalzacani che passava ci rimette l'acquirente. Fin qui ci siamo.
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Re: x un pugni di euro
è come pensavo ancche io.... non so in che termini però...SuperP ha scritto:No invece. se tu paghi poco una prestazione, allora sei corresponsabile. Pareri legali e sentenze varie hanno questo (giusto) indirizzo.Aiace ha scritto:Se il venditore ha voluto spendere poco e ha preso il primo scalzacani che passava ci rimette l'acquirente. Fin qui ci siamo.
hai dei riferimenti a queste sentenze?
sarà una specie di concorso di colpa.... o incauto "acquisto"
Re: x un pugni di euro
Potrà anche essere così, ma non sono d'accordo...allora, per i legali, per essere sicuri di avere una borsa di qualità sei obbligato a comprare Gucci e spendere kilate di euro??SuperP ha scritto:No invece. se tu paghi poco una prestazione, allora sei corresponsabile. Pareri legali e sentenze varie hanno questo (giusto) indirizzo.Aiace ha scritto:Se il venditore ha voluto spendere poco e ha preso il primo scalzacani che passava ci rimette l'acquirente. Fin qui ci siamo.
Esistono anche neo-laureati ben preparati e professionali che per farsi clientela tengono bassi i propri costi...
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