Deposito - Attività 88 - caratteristiche minime

Normativa Antincendio, Rilascio CPI, ecc.

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Studio ProEco
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Deposito - Attività 88 - caratteristiche minime

Messaggio da Studio ProEco »

Salve a tutti,

Mi ritrovo a gestire un'intervento riguardante un deposito di circa 3.000 mq, costruito in zona industriale. Nel deposito si ospitano rotaie ferroviarie e alcuni mezzi di lavoro in manutenzione (a gasolio).

Esame progetto presentato nel 2002, parere di conformità ottenuto con alcune prescrizioni, come rete idranti esterna prevista nel progetto, areazione permanente di 1/30, ecc. Il progetto prevedeva strutture R45.

L'opera, conclusa nel 2010, ad oggi si presenta senza rete idranti esterna e senza impianti elettrici di sorta, con la motivazione della committenza che al momento "lo usa poco"...

La committenza vorremme presentare richiesta di sopraluogo con DIA per avere la fine lavori.

Ecco i miei dubbi (perdonatemi se alcuni sono elementari):

- impianto idranti esterno: se ne potrebbe fare a meno con una semplice dichiarazione del titolare dell'attività che dica che il rischio di incendio è basso (come del resto si diceva già nel progetto del 2002...)??
- il fatto che l'edificio non abbia impianti elettrici implica nessun sistema di illuminazione di emergenza..secondo me questo non è risolvibile con nessuna dichiarazione...idee in proposito?
- il deposito definisce un unico compartimento (all'interno ci sono solo 2 bagni e 4 persone che lavorano): concesso che le strutture portanti siano almeno R45 come da progetto (struttura in elementi prefabbricati in cls), come i tamponamenti esterni, mi chiedevo se anche i portoni di ingresso (di notevoli dimensioni) debbano essere REI o bastano portoni metallici normali? In realtà non sono strutture di separazione verso altri compartimenti ma solo verso l'esterno...sono comunque necessari portoni REI per evitare la propagazione delle fiamme verso l'esterno??
- per le certificazioni delle strutture portanti, devo certificarle io basandomi sul metodo analitico (vedi uni 9502 o eurocodici, visto che sono fuori limite per il tabellare) oppure le case produttrici degli elementi prefabbicati devono mettere a disposizione le loro certificazioni?? Se si bastano quelle???
- l'areazione permanente del deposito va garantita con aperture sempre aperte, oppure è possibile pensare a diversa soluzione (es vetrate U glass, ecc), visto che come accade le persone che ci lavorano gradirebbero una temperatura meno rigida di quella esterna?
- il fatto che ci siano veicoli in manutenzione (secondo progetto al massimo 9, a gasolio) aumenta in rischio di incendio?? Devo considerarli in una eventuale revisione del progetto?

Grazie mille in anticipo

Studio ProEco
Terminus
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Re: Deposito - Attività 88 - caratteristiche minime

Messaggio da Terminus »

Beh c'è molta carne sul fuoco.
Per prima cosa, non puoi richiedere un sopralluogo non avendo ottemperato alle prescrizioni o aver rispettato il progetto approvato.
Quindi se era previsto l'impianto idranti esterno questo deve esserci.
In alternativa, devi redigere una variante, dove valuti nuovamente il rischio incendio (ovviamente abbassandolo) e giustifichi la non necessità di tale impianto e provi a farla approvare (discutine prima con il comando per sentire quali misure compensative eventualmente ti possono richiedere).
I portoni non devono essere REI, come non lo devono essere le tamponature perimetrali verso l'esterno.
Le certificazioni delle strutture portanti di solito le fornisce il prefabbricatore.

3000 mq senza illuminazione? Sarebbe accettabile solo per orari di lavoro solo diurni (ma anche di giorno, in inverno, può accadere che sia buio...........le eclissi totali di sole in Italia mi sa che le vedermo solo il prossimo secolo) e con grandi superfici illuminanti.
Insomma non mi sembra che tale situazione sia accettabile anche ai sensi del D.Lgs.81/08 (vedi All.IV).
Studio ProEco
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Re: Deposito - Attività 88 - caratteristiche minime

Messaggio da Studio ProEco »

Grazie mille per le risposte.
Mi avete confermato i miei dubbi...sicuramente vedrò i tecnici del comando per capire quale sia la soluzione migliore.

Buon lavoro!

Studio ProEco
Studio ProEco
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Re: Deposito - Attività 88 - caratteristiche minime

Messaggio da Studio ProEco »

Salve a tutti.

Ho parlato con i tecnici del comando a proposito della situazione in oggetto.
Loro dicono che se il materiale depositato all'interno del deposito è costituito solo da rotaie metalliche e qualche traversina per impilamento del materiale metallico, si può dichiarare un carico di incendio specifico di progetto minore di 100 MJ/mq e fare a meno della protezione esterna con idranti. Consigliano estintori carrellati.

Per l'esterno, dicono di mettere un idrante esterno nella zona dove si accatastano le traversine in legno.

Ora, problemi sorti successivamente:

- il committente chiede quante traversine in legno può accatastare in esterno senza dover mettere un idrante....che domanda! A mio avviso è difficilmente quantificabile quale può essere la quantità minima: quella per cui se prende fuoco riesco a spegnerla con un estintore carrellato? Avete idee in proposito?

- in questo deposito si effettuano operazioni di taglio con fiamma con presenza di addetti anche in numero di 10....secondo le interpretazioni di Terminus in precedenti post, tale situazione ricadrebbe nell'attività 8 e quindi altra attività soggetta....mi confermate questo?

- nel caso che si tratti di attività 8, per ottenere il CPI è necessario presentare ai VVFF anche la valutazione ATEX?

Grazie mille in anticipo per le vostre opinioni.
Terminus
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Re: Deposito - Attività 88 - caratteristiche minime

Messaggio da Terminus »

Come avrò sicuramente detto in altri thread, per l'attività 8 (e similari) occorre considerare non tanto gli specifici addetti alle operazioni di taglio e/o saldatura, bensì tutti gli addetti interessati dal rischio dovuto a tali operazioni.
Se 10 persone lavorano a braccetto dei saldatori a cannello, allora sono tutti esposti ed abbiamo attività 8 (possiamo invece trascurare gli addetti che lavorano in tutt'altro posto).

Per le traverse in legno, tieni conto che l'attività 46 parte da 500q.li e sono inoltre esclusi i depositi (anche oltre i 500) posti all'aperto con distanza di sicurezza non inferiore a 100 metri.
Direi che sotto tale soglia puoi convincere facilmente i VVF a fare a meno dell'idrante, a meno che lo stoccaggio non sia posto a ridosso del fabbricato e delle sue uscite di sicurezza.
Studio ProEco
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Re: Deposito - Attività 88 - caratteristiche minime

Messaggio da Studio ProEco »

Sono riuscito a parlare con un altro tecnico del comando,

sull'attività 8 dicono di inserirla pure nel progetto, e che non da particolari prescrizioni aggiuntive..neanche la valutazione ATEX...speriamo che vada così liscia anche in fase di valutazione del progetto....

per il materiale ligneo stoccato all'aperto, mi hanno dato all'incirca la stessa tua risposta...saremo sicuramente sotto i 500 qli ma sui 100 m ho qualche dubbio...devo verificare la distanza da un piccolo motel situato in prossimità dell'attività. Il tecnico con cui ho parlato mi è sembrato più accomodante sull'idrante esterno, consigliandomi estintori a polvere carrellati.

sicuramente in fase di progetto cercherò di studiare il layout esterno dell'attività al fine di organizzare meglio il deposito del materiali ligneo, in modo da non creare problemi.

Grazie ancora delle osservazioni

Studio ProEco
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