Presenza di sostanze pericolose ai fini dell'incendio e IRAI
Moderatore: Edilclima
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Presenza di sostanze pericolose ai fini dell'incendio e IRAI
Sto facendo una valutazione dei rischi con COPI per un'officina meccanica di 2500 mq;
il carico di incendio è onestamente molto basso (6Mj/mq)
se però dico che sono presenti sostanze pericolose ai fini dell'incendio mi viene l'obbligo dell'IRAI;
trovo la locuzione "sono presenti sostanze pericolose ai fini dell'incendio " un po' generica;
ho qualche pallet di legno, un po' di carta, un paio di bombolone di argon e ossigeno, ovviamente impianto elettrico...
il resto è tutto carpenteria metallica..
posso lanciarmi nel dire che "non sono presenti sostanze pericolose ai fini dell'incendio?"
il carico di incendio è onestamente molto basso (6Mj/mq)
se però dico che sono presenti sostanze pericolose ai fini dell'incendio mi viene l'obbligo dell'IRAI;
trovo la locuzione "sono presenti sostanze pericolose ai fini dell'incendio " un po' generica;
ho qualche pallet di legno, un po' di carta, un paio di bombolone di argon e ossigeno, ovviamente impianto elettrico...
il resto è tutto carpenteria metallica..
posso lanciarmi nel dire che "non sono presenti sostanze pericolose ai fini dell'incendio?"
Re: Presenza di sostanze pericolose ai fini dell'incendio e IRAI
E quale sarebbe l'utilità di un IRAI in un ambiente lavorativo open-space, dove chiunque può rilevare un focolaio ed agire di conseguenza ?
Rilevare focolai fuori dall'orario lavorativo per ridurre i danni economici ? Se il CI è così basso il gioco non varrebbe la candela.
A meno che non vi siano altri compartimenti, per esempio gli uffici, con orari lavorativi diversi, per i quali può essere utile avere una rilevazione del focolaio nella zona lavorazioni dove non c'è più nessuno.
Rilevare focolai fuori dall'orario lavorativo per ridurre i danni economici ? Se il CI è così basso il gioco non varrebbe la candela.
A meno che non vi siano altri compartimenti, per esempio gli uffici, con orari lavorativi diversi, per i quali può essere utile avere una rilevazione del focolaio nella zona lavorazioni dove non c'è più nessuno.
- weareblind
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Re: Presenza di sostanze pericolose ai fini dell'incendio e IRAI
Per me manifestamente il capitolo S7 è un livello II, in questo caso.
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Re: Presenza di sostanze pericolose ai fini dell'incendio e IRAI
Gli uffici ci sono... 200 mq con 2 persone....Terminus ha scritto: ↑ven gen 05, 2024 13:24 E quale sarebbe l'utilità di un IRAI in un ambiente lavorativo open-space, dove chiunque può rilevare un focolaio ed agire di conseguenza ?
Rilevare focolai fuori dall'orario lavorativo per ridurre i danni economici ? Se il CI è così basso il gioco non varrebbe la candela.
A meno che non vi siano altri compartimenti, per esempio gli uffici, con orari lavorativi diversi, per i quali può essere utile avere una rilevazione del focolaio nella zona lavorazioni dove non c'è più nessuno.
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Re: Presenza di sostanze pericolose ai fini dell'incendio e IRAI
Ma sono uffici di reparto, sì?
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Re: Presenza di sostanze pericolose ai fini dell'incendio e IRAI
Sono uffici compartimentati REI 120 ma con pochissime persone che vanno e vengono dall'officina...
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Re: Presenza di sostanze pericolose ai fini dell'incendio e IRAI
● non si detengono o trattano sostanze o miscele pericolose in quantità significative;
● non si effettuano lavorazioni pericolose ai fini dell’incendio
Sono questi 2 punti per i quali sono titubante a dire di si.... (se dico no in automatico vado a livello 3 del S7 e quindi IRAI)....
● non si effettuano lavorazioni pericolose ai fini dell’incendio
Sono questi 2 punti per i quali sono titubante a dire di si.... (se dico no in automatico vado a livello 3 del S7 e quindi IRAI)....
- travereticolare
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Re: Presenza di sostanze pericolose ai fini dell'incendio e IRAI
per me si intendono sostanze esplodenti, instabili, infiammabili, piroforiche, gas GPL, idrogeno, acetilene, ecc...christian619 ha scritto: ↑ven gen 05, 2024 17:23 ● non si detengono o trattano sostanze o miscele pericolose in quantità significative;
Carta, cartone e legno, secondo me non sono sostanze pericolose... Potrebbero esserlo se magari sono sotto forma di trucioli o simili (ma non è la tua casistica).
Le bombole di argon non sono un problema, è gas inerte.
Hai un officina meccanica, immagino che venga usato come gas di protezione nelle saldature di tipo MIG, MAG o TIG.
Hai bombole di ossigeno, hai anche bombole di acetilene?
Si potrebbe dire che le quantità significative si raggiungono quando costituiscono attività soggetta. Se hai due bombole di acetilene e ossigeno, non mi sembra il caso di mettere un IRAI...
Anche qua, secondo me viene inteso se hai lavorazioni a caldo, come per esempio, laminatoi, presse, saldature (att. soggetta), fiamme libere, cannelli, e quant'altro.● non si effettuano lavorazioni pericolose ai fini dell’incendio
In generale concordo con weareblind, anche secondo me è un livello II di S7 sulla base di quanto scrivi.
weareblind ha scritto: ↑ven gen 05, 2024 14:30 Per me manifestamente il capitolo S7 è un livello II, in questo caso.
All'ingresso degli stabilimenti, dei depositi o dei grandi magazzini devono essere deposte le armi, gli speroni, le scatole di fiammiferi, gli accendisigari e simili. Le punizioni disciplinari in caso di inosservanza debbono essere pronte ed esemplari.
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Re: Presenza di sostanze pericolose ai fini dell'incendio e IRAI
Buongiorno a tutti!
Mi trovo esattamente nel caso descritto da christian619, officina meccanica per autoveicoli di circa 800 mq.
Ho presentato progetto ma dai VVF mi è stato contestato proprio l'assenza di lavorazioni pericolose ai fini dell'incendio, a parere del funzionario tipiche in questo genere di attività.
Avete avuto problematiche in casistiche simili?
La presenza di lavorazioni pericolose ai fini dell'incendio ha comportato l'innalzamento dei livelli del capitolo S.6 (da II a III, necessità impianto idranti) sia del capitolo S.7 (da II a III, presenza IRAI con rivelazione automatica) sia del Capitolo S.9 (da II a III, necessità idrante UNI 70 nel raggio di 500 metri)
Un approfondimento relativo all'impianto idranti, a parere del funzionario il Livello di pericolosità è 2, da tabella presente nella UNI 12845 (Appendice A, pericolo ordinario OH3, da cui secondo la UNI 10779 il Livello di Pericolo è 2).
Oltre a questo, la nuova UNI 10779 prescrive per il Livello di Pericolo 2 la presenza di idrante per erogare 300 lt/min per 60 minuti, da cui un grave onere per realizzare una vasca di accumulo di almeno 40 mc. 8 il rincalzo da acquedotto che mi possono fornire è poca roba, circa 8 mc/h, più di questo non mi danno)
Scrivevo per chiedervi un parere sulla necessità delle misure antincendio che mi sono state prescritte, le quali mi sembrano piuttosto gravose.
Un cordiale saluto a tutti
Mi trovo esattamente nel caso descritto da christian619, officina meccanica per autoveicoli di circa 800 mq.
Ho presentato progetto ma dai VVF mi è stato contestato proprio l'assenza di lavorazioni pericolose ai fini dell'incendio, a parere del funzionario tipiche in questo genere di attività.
Avete avuto problematiche in casistiche simili?
La presenza di lavorazioni pericolose ai fini dell'incendio ha comportato l'innalzamento dei livelli del capitolo S.6 (da II a III, necessità impianto idranti) sia del capitolo S.7 (da II a III, presenza IRAI con rivelazione automatica) sia del Capitolo S.9 (da II a III, necessità idrante UNI 70 nel raggio di 500 metri)
Un approfondimento relativo all'impianto idranti, a parere del funzionario il Livello di pericolosità è 2, da tabella presente nella UNI 12845 (Appendice A, pericolo ordinario OH3, da cui secondo la UNI 10779 il Livello di Pericolo è 2).
Oltre a questo, la nuova UNI 10779 prescrive per il Livello di Pericolo 2 la presenza di idrante per erogare 300 lt/min per 60 minuti, da cui un grave onere per realizzare una vasca di accumulo di almeno 40 mc. 8 il rincalzo da acquedotto che mi possono fornire è poca roba, circa 8 mc/h, più di questo non mi danno)
Scrivevo per chiedervi un parere sulla necessità delle misure antincendio che mi sono state prescritte, le quali mi sembrano piuttosto gravose.
Un cordiale saluto a tutti
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Re: Presenza di sostanze pericolose ai fini dell'incendio e IRAI
Bah. Ho all'attivo officine sotto i 1000 mq e in NESSUNA mi è stata contestata la "non presenza" di lavorazioni pericolose ai fini dell'incendio.
A meno che le suddette officine non abbiano cabine o zone di verniciatura (unico caso capitato in cui questa volta SI che l'ho classificata come operazione pericolosa ai fini dell'incendio), negli altri casi no. Onestamente poi quasi tutte le officine dispongono di elevate superfici di ventilazione dove pure i rischi ATEX risultano notevolmente ridotti dato che devono lasciare varchi carrabili per l'ingresso dei mezzi costantemente aperti durante gli orari di lavoro. A meno che come detto da Weareblind, lavorino con 4-5 fusti di acetilene in contemporanea e forse li in caso di pozza versata potrebbe insorgere un rischio atex rilevante. Ma quasi mai ho riscontrato ciò.
Tenendo presente che poi il grosso del carico di incendio interno è costituito per lo più dalle singole autovetture, salvo grossi cumuli o depositi di materiale (che molti poi depositano gli pneumatici per esempio sui piazzali tutti all'esterno e non all'interno dell'officina).
Sono sempre andato con un livello prestazione = I per il punto S.7. E con una nota integrativa a firma del titolare affinchè non vi sia accesso di pubblico esterno dentro l'officina (che poi nella realtà... vabbè), ma quantomeno è responsabilità sua far sostare il cliente fuori e l'auto farla condurre dentro solo dagli addetti (mantenimento del delta occupanti = A ed Rvita A2 per S.7 o andrei in livello III poichè Rvita con B2 altrimenti).
rete idranti e Livello di rivelazione e allarme III le trovo soluzioni "molto dispendiose" per officine meccaniche sotto i 1000 mq sinceramente. Mi presentassi con 25000-30000 euro di preventivo complessivo per tali impianti ad un comune titolare di una carrozzeria, penso che mi straccerebbe il preventivo lavori davanti ad essere gentile ^^'
A meno che le suddette officine non abbiano cabine o zone di verniciatura (unico caso capitato in cui questa volta SI che l'ho classificata come operazione pericolosa ai fini dell'incendio), negli altri casi no. Onestamente poi quasi tutte le officine dispongono di elevate superfici di ventilazione dove pure i rischi ATEX risultano notevolmente ridotti dato che devono lasciare varchi carrabili per l'ingresso dei mezzi costantemente aperti durante gli orari di lavoro. A meno che come detto da Weareblind, lavorino con 4-5 fusti di acetilene in contemporanea e forse li in caso di pozza versata potrebbe insorgere un rischio atex rilevante. Ma quasi mai ho riscontrato ciò.
Tenendo presente che poi il grosso del carico di incendio interno è costituito per lo più dalle singole autovetture, salvo grossi cumuli o depositi di materiale (che molti poi depositano gli pneumatici per esempio sui piazzali tutti all'esterno e non all'interno dell'officina).
Sono sempre andato con un livello prestazione = I per il punto S.7. E con una nota integrativa a firma del titolare affinchè non vi sia accesso di pubblico esterno dentro l'officina (che poi nella realtà... vabbè), ma quantomeno è responsabilità sua far sostare il cliente fuori e l'auto farla condurre dentro solo dagli addetti (mantenimento del delta occupanti = A ed Rvita A2 per S.7 o andrei in livello III poichè Rvita con B2 altrimenti).
rete idranti e Livello di rivelazione e allarme III le trovo soluzioni "molto dispendiose" per officine meccaniche sotto i 1000 mq sinceramente. Mi presentassi con 25000-30000 euro di preventivo complessivo per tali impianti ad un comune titolare di una carrozzeria, penso che mi straccerebbe il preventivo lavori davanti ad essere gentile ^^'
- weareblind
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Re: Presenza di sostanze pericolose ai fini dell'incendio e IRAI
In autofficina il cliente non deve entrare mai, TUS alla mano. Se non c'è verniciatura A2, se no A3.
Carico di incendio di solito minore di 600 MJ/mq.
Da qui si decide se I, II o III. Giustamente anche I per piccole attività.
Carico di incendio di solito minore di 600 MJ/mq.
Da qui si decide se I, II o III. Giustamente anche I per piccole attività.