EDILCLIMA

Ho un dubbio: in un lavoro (nuovo edificio pubblico) verrà presentata un'unica richiesta di premesso di costruire, verranno progettati due edifici collegati ai vari piani ma appaltati separatamente.
Ogni edificio avrà un generatore dedicato, ed in generale sistemi impiantistici separati tranne l'antincendio.
Dal punto di vista termico l'involucro sarà unico, il corpo di collegamento sarà un vano scale con filtro che sbarcherà alle estremità nei due blocchi e verrà realizzato nella prima fase.

Anticamente avrei pensato di progettare due edifici indipendenti, solo con il filtro di collegamento come non scambiante alle estremità reciproche.
Oggi ho il dubbio legato alla procedura: in comune possono allegare due leggi10 ad un'unico permesso di costruire? Anche a livello di appalto, eventuali modifiche, varianti etc di un'appalto potrebbero influenzare le prestazioni dell'altro appalto.

Unica o due?

Sono edifici progettati per essere utilizzati in modo autonomo uno dall'altro?

bella domanda. Sono comunicanti, sono realizzati in fasi diverse e mi sentirei di più di dirti no che sì. Mi spaventa di più il discorso varianti. Se ne faccio una sola di L10, viene appaltato il primo blocco e realizzato. Il secondo ha delle varianti che mi rende non più verificato nemmeno il primo. Come la gestiamo?

Mmm. Diciamo che se la pratica è una, e fai una sola legge 10, le eventuali varianti sul secondo lotto non devono sballare le verifiche, punto. Il che mi sembra anche corretto da un punto di vista filosofico. Quindi se effettivamente al termine dei lotti l'edificio sarà un'entità unica, farei una sola relazione con verifiche globali (ovvero anche le verifiche "impianti compresi", cioè i vari EP, saranno una media dei due sistemi edificio-impianto)

Cosa vuol dire "non devono sballare le verifiche"? Se nel secondo appalto ci sono varianti, cambieranno sicuramente i risultati, per cui andrà adeguata la legge 10, con variazioni che interessano anche i risultati del primo lotto.

arkanoid ha scritto: ↑gio gen 18, 2024 10:15 Se nel secondo appalto ci sono varianti, cambieranno sicuramente i risultati, per cui andrà adeguata la legge 10, con variazioni che interessano anche i risultati del primo lotto.

Allora non ti seguo: un conto sono variazioni numeriche da adeguare solo per onor di verifica, un conto sono variazioni che rendono necessario modificare strutturalmente e/o impiantisticamente il primo lotto a posteriori per far tornare i conti... Ma dammi un'idea di quali potrebbero essere perchè così su due piedi non me le figuro.

Esattamente quello. metti che ci sia una variante di un piano che cambia destinazione d'uso. Ad esempio l'impianto FV lo dimensiono unico ma sarà posato metà e metà sicuramente per questione di spazi. Se devo aggiungere kW diventa un guaio se non posso sfruttare il tetto della parte già costruita.

Ok, hai forse citato l'unica situazione in cui modifiche "interne all'involucro" potrebbero scompaginarti i calcoli
Diciamo che i problemi potresti averli sulla parte di copertura fer. Tuttavia un problema come quello descritto si presenterebbe anche con 2 relazioni distinte, se sto ragionando bene.
Per il resto credo che le verifiche, perlomeno a livello nazionale, non risentano di eventuali varianti a patto che non ci siano modifiche nette nella superficie disperdente, le quali però sarebbero risolvibili anche agendo solamente sulla parte ancora in lavorazione (se effettivamente gli edifici sono quasi indipendenti).

Io opterei comunque per due relazioni: la miscellanea di verifiche se effettivamente gli edifici vengono realizzati con tempistiche differenti potrebbe darti rogne. Non vedo problemi a presentare più relazioni, sono tante le casistiche in cui si deve fare.

E' un impianto con ventilazione meccanica controllata di tipo ospedaliero, un cambio di destinazione d'uso influisce in maniera rilevante purtroppo.