Salve a tutti,
sto facendo un'analisi normativa su un intervento che prevede il frazionamento di un grande alloggio in Torino in 3 alloggi sempre residenziali.
Si mantiene impianto di riscaldamento centralizzato previa verifica della resa dei radiatori esistenti ed eventuale integrazione degli elementi e ridefinizione dei mm condominiali.
L'intervento prevede inoltre, per i 3 nuovi alloggi, nuovo impianto di climatizzazione estiva a pdc+ventilo canalizzati.
Ho il solito dubbio sull'ACS: si tratterebbe qui di realizzare 3 nuovi impianti di produzione dell'ACS.
In base alla DGR 46-11968 dovrei fare il 60% con solare termico, salvo però che, trattandosi di condominio, posso derogare come indicato dall'art. 18 della LR13/2007 e utilizzare "fonte rinnovabile differente".
La Deliberazione della Giunta Regionale 4 agosto 2009, n.45-11967, a cui si riferisce la LR13/2007, mi parla di deorghe al solare termico o di altra fonte rinnovabile "qualora l’installazione comporti l’impossibilità tecnica di collegarsi o integrarsi con la rete idrico-sanitaria già in opera". Peraltro si specifica ulteriormente in nota, tra i casi in cui l’obbligo non sussiste: condominio provvisto di impianto di riscaldamento centralizzato e dotato di rete idrico-sanitaria per acqua calda sanitaria, presso le singole utenze, prodotta mediante scaldabagni individuali o boiler elettrici". Ma quindi qui mi si dice che posso derogare da qualsiasi fonte rinnovabile?
Senza dilungarmi ulteriormente e senza entrare nel merito di come sono scritte queste norme, mi rimane il dubbio di quale soluzione debba essere adottata per l'ACS nel caso specifico per soddisfare le verifiche di legge in legge 10.
Grazie a chi mi darà qualche delucidazione
Frazionamento alloggio Torino - chiarimento normativa regionale
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