salvo118 ha scritto: ↑sab feb 24, 2024 08:31
boba74 ha scritto: ↑ven feb 23, 2024 15:30
Questi sono casi molto borderline in effetti.
La questione dell'impianto simulato a rigore sarebbe fattibile solo in assenza totale di impianto, e non ad esempio per presenza di impianti in alcuni locali e non in altri.
Del resto, non sarebbe neppure del tutto corretto considerare di avere un caminetto in cucina e associarlo al riscaldamento dell'intero edificio se non vi è fisicamente alcun apporto dal camino agli altri locali.
In tal caso quindi per simulare correttamente si dovrebbero creare zone termiche distinte, ciascuna associata al proprio impianto, e lasciare come zone fredde (escluse dal calcolo) le stanze prive di riscaldamento. Questo dal punto di vista termico sarebbe formalmente corretto, anche se ti ritroveresti che la superficie climatizzata è inferiore alla superficie utile effettiva dell'edificio....
boba74 ha scritto: ↑ven feb 23, 2024 15:30
In tal caso quindi per simulare correttamente si dovrebbero creare zone termiche distinte, ciascuna associata al proprio impianto, e lasciare come zone fredde (escluse dal calcolo) le stanze prive di riscaldamento.
Quando dai questi consigli, specificalo che sono solo tue elucubrazioni del piffero, anche ragionoveli se vuoi ma inutili alla fine, visto che abbiamo già appurato e ci siamo arresi più volte, poichè la normativa, che invece piace tanto al piccione che ne fa mangime, non prevede una certificazione energetica / progetto energetico con la presenza di un impianto misto che i cui generatori indipendenti riscaldino separatamente zone distinte, di UNA UNICA UNITA' IMMOBILIARE. La zonizzazione della UNI non lo prevede... non riapriamo il discorso a meno che qualcuno non abbia veramente qualcosa di valido da dire (quindi ponci tu sei escluso a priori).
Quindi (come già appurato più volte ma evidentemente la malattia del piccione non si può debellare) si deve decidere se :
- o inserire il generatore confinato in una stanza, comunque servente tutta la unità
- oppure fare tutto simulato.
Non c'è alternativa. E ancora a scrivere di ste stronzate... E finitela... Al massimo andate a chiedere di sistemare le leggi. Piccionazzi
forse mi sbaglio..
però ero rimasto ad una definizione pregressa di "superficie utile" del dlgs 192 2005, era così una volta (posso girarvi il pdf della vecchia versione della norma se non mi credete..) :
"superficie utile è la superficie netta calpestabile di un edificio"
e che c@zzo...
qualcuno però poteva avvisare che la definizione nel dlgs è stata cambiata con:
"è la superficie netta calpestabile dei volumi interessati dalla climatizzazione ove l'altezza
sia non minore di 1,50 m e delle proiezioni sul piano orizzontale delle rampe relative ad ogni piano nel
caso di scale interne comprese nell’unità immobiliare, tale superficie è utilizzata per la determinazione
degli specifici indici di prestazione energetica."
babo puoi scrivere quando succedono queste cose... non è che ti hanno rotto le dita...
cioè, cambia il mondo...
quando succedono queste cose si fa uno, dieci post appositi
si fanno post assurdi e quando vengono cambiate le definizioni che cambiano l'intero mondo della termotecnica agevolata normativa, nessuno dice alcunchè. non smetterò mai di allibire con voi..
ora il discorso di giroarrosto sull'impossibilità del misto reale/simulato che la sua regione e tutta la nazione gli vieta, lo si affronta da un'altra prospettiva.. ora probabilmente si può..
così come anche il discorso del misto reale1/reale2 senza le cozzature di cui parlavo in altro post nel caso di "reale/misto no" e "reale1/reale2 si"
ed ora forse sì che le stanze abitabili abitate ma fredde possono non considerarsi nell'ape come volumi e superfici riscaldate, e trattarli conme vani freddi, come dice sbobby
e capire quindi se rassegnarsi a mettere ed utilizzare come denominatore per gli indici di prestazione energetica risc. e raffr., questa "nuova" superficie utile, ad eccezione degli indici per l'acqua calda sanitaria, illuminazione..
per questi servizi acs, illuminazione..,
nel sw si inserisce comunque tutta la superficie dell'u.i., non la superficie utile da definizione ultima aggiornata del dlgs, giusto ? (non avrebbe senso fisico/tecnico altrimenti..)
ma in realtà col mio sw posso mettere una superficie "autonoma" per il calcolo del fabbisogno di acs, però poi il calcolo dell'indice di prestazione energetica lo fa in automatico dividendo per la stessa superficie utile tutti gli indici..
è un problema.. per l'indice per l'acs verrebbe un dato non pertinente
e poi per gli indici di riscaldamento e raffrescamento, e anche nella "stampa dell'ape" si mette solo la superficie interessata dalla climatizzazione ?
quindi è così? la specificazione "volumi interessati dalla climatizzazione" che hanno introdotto nella definizione porta allo sconvolgimento di tutto..?
con una modifca così facile hanno rotto e sistemato tutto ?
e i sw non si adeguano ?
delirio.. e nessuno dice niente..
"volumi interessati dalla climatizzazione" ????? che vuol dire ?
le stanze abitate abitabili ma non riscaldate (con altezza >1,5) sono "volumi interessati dalla climatizzazione" ?
chi è che ora verrà a dire qualcosa..?
uno che non ha mai fatto un ape in vita sua, non segue la normativa specifcica e dall'alto del suo vuoto sentenzia sghignazzando